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ENCICLOPEDIA DEL CINEMA IN PIEMONTE

Cortometraggi e Documentari



L'infame e suo fratello
Italia, 2008, 35mm, 55', Colore


Regia
Luigi Maria Perotti

Fotografia
Cristian Alberini, Christian Burgos Hurtubia

Operatore
Alessio Ciaffardoni, Gianluca Mazza

Musica originale
Marco Morandi

Montaggio
Johannes H. Nakajima

Scenografia
Salvatore Ingala

Ispettore di produzione
Christian Bonatesta

Produzione
Luigi Maria Perotti, Alessandro Perozzi, Mario Petrocchi, Jörg Pilawa per Stamen Film, White Balance, Rai Educational

Note
Montaggio del suono e mix: Marco Saitta; assistente al montaggio: Aurelia Longo; voci narranti: Bruno Alessandro, Luca Di Giovanni; interventi di: Ida Peci, Patrizio Peci, Roberto Peci, Nazzareno Torquati, Giancarlo Caselli, Carlo Alberto Dalla Chiesa, Nicolò Bozzo, Angelo Incandela, Alberto Franceschini, Umberto D’Anna, Marco Boato, Gad Lerner; coordinatore di produzione: Daniela Hagermann; co-produttore: Jörg Pilawa; commissioning editor Rai: Piero A. Corsini; co-produzione: White Balance, Rai Educational (La storia siamo noi).
 
Documentario realizzato con il sostegno del Programma MEDIA della Comunità Europea.




Sinossi
Patrizio Peci è il primo “pentito” delle Brigate Rosse: dopo il suo arresto avvenuto a Torino, le sue dichiarazioni raccolte dal Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa agli inizi del 1980 sono decisive per individuare covi e militanti, ma anche per fare luce su un decennio di terrorismo di sinistra. Ma la risposta delle Brigate Rosse non si fa attendere il 10 giugno del 1981 le BR sequestrano il fratello di Patrizio: Roberto Peci, condannandolo a morte per tradimento. Una vendetta senza precedenti nella storia del terrorismo, filmata dai carcerieri in tutte le sue fasi, fino all'atto estremo: l'uccisione dell'ostaggio, dopo 54 giorni di prigionia. Una pagina terribile di anni terribili, la storia di due fratelli del loro impegno politico, della scelta del terrorismo, degli omicidi e poi del pentimento; un episodio cruciale degli “anni di piombo” che il documentario di Luigi Maria Perotti ricostruisce con preziosi materiali d’archivio e completa con l’odierna ricerca di una spiegazione da parte d’Ida Pecci, la sorella di Roberto e Patrizio, che coinvolge importanti personalità della stampa e della politica italiane.




Dichiarazioni
«Attraverso la storia dei fratelli Peci è possibile ricostruire molti aspetti di una generazione di italiani che ha creduto possibile o temuto una rivoluzione comunista in Italia. L’infame e suo fratello è una storia umana, che non vuole dare, se non indirettamente, delle risposte ai tanti quesiti ancora non risolti. Le vicende di questa famiglia italiana hanno dei risvolti che sembrano essere stati scritti da Shakespeare. Due fratelli, uno assassino pentito, l’altro innocente ammazzato, una sorella che ama entrambi e che farà di tutto per salvare il salvabile, riuscendo ad arrivare ad una risposta soltanto 25 anni dopo. Ma soprattutto, il modo con cui i terroristi si sono serviti della telecamera per i loro scopi, costituisce un drammatico precedente all’attualità. Nel 1981, le BR pensavano che sarebbe bastata una confessione filmata per giustificare l’esecuzione di un innocente, ma riuscirono solamente a mostrare agli italiani il grande fallimento del loro progetto politico. Le immagini originali di quest’atto sono un documento eccezionale, un buco nero in cui gli integerrimi difensori della classe operaia si trasformano in un ciak in viscidi criminali incapaci di adattarsi al passare del tempo» (L.M. Perotti, dal pressbook della Produzione, 2008).





Persone / Istituzioni
Luigi Maria Perotti


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